Nel mondo delle autoscuole, e delle patenti in generale, è in atto una nuova, piccola rivoluzione. L’oggetto della questione è stavolta il conseguimento delle patenti A: infatti, dal 18 settembre, sono partiti i i corsi per il conseguimento delle categorie A2 o A senza esame, ma comunque frequentando un corso di formazione presso un’autoscuola.

Ma come funziona e quali sono i requisiti per accedervi? Le informazioni circolanti sul web sono spesso parziali o fuorvianti. Noi proviamo a fare chiarezza.

Potrà accedere alla formazione per l’accesso graduale senza esame solo l’allievo in grado di soddisfare questi requisiti:

  • Accesso alla patente A2, anche speciale, senza esame: chi abbia compiuto almeno 18 anni e sia titolare di patente di categoria A1, anche speciale, da almeno due anni
  • Accesso alla patente A, anche speciale, senza esame: chi abbia compiuto almeno 20 anni e sia titolare di patente di categoria A2, anche speciale, da almeno due anni

La nuova normativa si rivolge dunque a chi ha già sostenuto un esame di teoria ed è in possesso di una patente per la moto da almeno due anni, conseguita dopo aver sostenuto un esame. Quindi, nel caso della patente A2, non può considerarsi utile per accedere alla formazione l’abilitazione alla guida sul solo territorio nazionale dei veicoli di categoria A1, riconosciuta ai titolari di patente di categoria B.

Il corso previsto dalla nuova normativa servirà quindi a consolidare le conoscenze del candidato, stavolta su una moto di cilindrata maggiore, avrà durata 7 ore e si articolerà in due fasi. Ecco come sarà composto, secondo quanto riportato nella circolare prot. 26690 del 13/09/2023.

  • Prima fase (durata complessiva 3 ore)

L’allievo nel corso di questa parte della formazione deve acquisire abilità tali da renderlo in grado di:


1. prepararsi ad una guida sicura, provvedendo ad indossare correttamente guanti, stivali, casco e abbigliamento protettivo di altro tipo;
2. controllare la condizione di pneumatici, freni, sterzo, interruttore di emergenza (se presente), catena, livelli dell’olio e dei liquidi in generale, luci, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica;
3. mettere il motociclo sul cavalletto e toglierlo dal cavalletto senza l’aiuto del motore, camminando a fianco del veicolo, di parcheggiare il motociclo sul cavalletto e di scendere dallo stesso nel rispetto delle necessarie precauzioni;
4. effettuare manovre da eseguire a velocità ridotta, fra cui uno slalom; ciò deve permettere di verificare l’utilizzo combinato di frizione e freno, l’equilibrio, la direzione dello sguardo e la posizione sul motociclo, nonché la posizione dei piedi sui poggiapiedi;
5. effettuare manovre da eseguire ad una velocità più elevata, di cui una in seconda o terza marcia, a una velocità di almeno 30 km/h, e una volta ad evitare un ostacolo a una velocità minima di 50 km/h. L’allievo deve essere altresì in grado di effettuare frenate di prova, compresa una frenata d’emergenza, a una velocità minima di 50 km/h.

La prima fase della formazione può essere erogata anche tutta in un sol giorno di lezione; non è invece stabilita la durata minima di una lezione giornaliera della prima fase della formazione.

  •  Seconda fase (durata complessiva 4 ore)

Nel corso di questa parte della formazione, l’allievo deve acquisire abilità tali da renderlo in grado di eseguire le seguenti operazioni:


1. partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico; uscendo da una strada secondaria; guida su strada rettilinea, frequentata da pedoni e transitata da veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato; guida in curva; impegno e superamento di incroci e raccordi; cambiamento di direzione: svolta a destra ed a sinistra; cambiamento di corsia; sorpasso e superamento: sorpasso di altri veicoli, superamento di ostacoli, ivi comprese vetture posteggiate; lasciarsi sorpassare da parte di altri veicoli. Le attività di guida devono impegnare anche elementi e caratteristiche stradali quali rotatorie, passaggi a livello, fermate di autobus o tram, attraversamenti pedonali, guida su lunghe salite e discese, gallerie;
2. ingresso, guida e uscita dall’autostrada o strade extraurbane principali o secondarie: ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione.


La formazione della seconda fase sarà considerata dall’istruttore adeguata quando l’allievo sarà in grado di porre in essere i comportamenti di guida ivi descritti in condizioni normali di traffico, in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni.

La seconda fase della formazione è esclusivamente individuale e non può essere erogata per più di tre ore in uno stesso giorno. Non è invece stabilita alcuna durata minima di una lezione giornaliera della seconda fase. In tale fase della formazione l’istruttore accompagna l’allievo nel percorso di guida nel traffico.

Al termine di questa formazione, l’autoscuola rilascerà un attestato di frequenza e consegnerà tutto il fascicolo dell’allievo in Motorizzazione, che successivamente provvederà all’emissione della nuova patente.

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